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Un colore vale l’altro? No! Anzi, i colori, come abbiamo visto nell’articolo Come fare un logo aziendale che funziona, sono un elemento cardine della nostra brand image. I colori portano con loro tanti significati profondi che parlano alle persone in modo molto emozionale ed è per questo che si parla proprio di psicologia del colore.

Come graphic designer, quali sono gli elementi a cui pensiamo, quando progettiamo l’immagine di un brand? Oggi ti portiamo nel nostro dietro le quinte e ti spieghiamo tutto quanto.

In questo post vedrai:

  • a cosa serve una palette colore di brand?;
  • psicologia del colore: le basi;
  • colori primari e secondari;
  • colori complementari;
  • colori acromatici.

A cosa serve una palette colore di brand?

Lo abbiamo detto spesso: definire uno specifico schema di colori del tuo brand, cioè un numero preciso di colori, rende la tua marca riconoscibile, professionale e memorabile.
Se l’insegna del tuo bar è nera, le tue grafiche sui social sono di millecinquecentosettantasette colori, sul sito hai il logo rosso e sui biglietti da visita bianco su sfondo giallo, si creerà un certo disturbo della personalità di marca.
Che, ovviamente, vuoi evitare.

Anche se hai un piccolo brand o lavori come freelance, questo è il momento giusto per ragionare su quali sono i colori che rappresentano di più la tua personalità.
Possiamo farlo analizzando la psicologia del colore. 

la psicologia dei colori

Psicologia del colore: le basi

I colori lavorano sulle emozioni profonde delle persone: certe sfumature richiamano alla mente ricordi, sensazioni, oggetti, analogie.
Se è vero che, per ogni singolo individuo, un colore può avere o scatenare un’emozione differente, è anche vero che, come collettività, associamo alcune sensazioni specifiche a certi tipi di colore: pensa al rosso che è per antonomasia connesso alla passione

I colori influenzano il nostro umore e il nostro benessere psicofisico, tant’è che avrai sicuramente già sentito parlare di cromoterapia.

Ogni colore dello spettro porta con sé dei significati. Vediamoli insieme.

Rosso: passione, forza, energia, pericolo (“conto in rosso”, “semaforo rosso”), rabbia (“vedo rosso”). È un colore deciso, audace, giovane. Perfetto per attirare l’attenzione, anche online.
È un colore perfetto per l’ambito sportivo o degli energy drink.
Si dice stimoli l’appetito, quindi viene molto usato nel settore alimentare e della ristorazione.
A livello psicologico è un colore che richiama il potere, la voglia di agire, fare successo, cambiare. Se ti vesti di rosso sei una persona sicura di te, decisa, che non teme di stare al centro dell’attenzione.
Brand che usano il rosso: Coca-Cola, Kellogg’s, Netflix, Lego, YouTube, Levi’s, Barilla.

Rosa: tenero, romantico, da proteggere.
Perfetto per brand che lavorano nel settore infanzia, nella cura della persona, nel beauty. Insieme al viola non è molto usato nei loghi. Spesso lo vediamo nella variante fucsia, più decisa.
A livello psicologico: è il colore per antonomasia dell’infanzia e della delicatezza. Un colore ingenuo, giocoso, femminile, “delicato come una rosa”.
Brand che usano il rosa: Cosmopolitan, Victoria’s Secret, Hello Kitty, Dunkin’ Donuts, VeraLab, Benefit, Carefree.

Arancione: energetico, allegro, giovane. Il colore vitaminico delle arance. Che si vede anche da lontano (pensa ai gilet arancio di chi fa i lavori stradali). È un colore che si fa notare, non è timido. È amichevole e sicuro di sé.
A livello psicologico è un colore connesso con il benessere interiore, trasmette sensazioni positive, ottimismo e serenità.
Brand che usano l’arancione: Fanta, Penguin, Amazon, MasterCard, EasyJet, ING Direct.

Giallo: ottimista, giovane, allegro, caldo, luminoso, estivo, spontaneo, pieno di speranza.
Per brand che amano stare in mezzo agli altri. Si fa notare, non è per tutti.
Molto usato nel settore alimentare e da tanti brand low cost.
A livello psicologico si collega alla leggerezza, all’apertura mentale, alla felicità dei giorni d’estate, alla voglia di fare con grande energia e forza di volontà, senza il timore di cambiare.
Brand che usano il giallo: Ikea, McDonald’s, Mailchimp, Glovo, Panini, Che Banca!, Chupa Chups, Nikon.

Verde: rilassante, pacifico, ecologico, speranzoso, armonico, stabile. Richiama subito la natura e la salute.
È il colore dei soldi, quindi è spesso associato alla ricchezza.
È adatto a brand che lavorano nel settore della sostenibilità (beauty, fashion, food), della salute e del benessere sia fisico che mentale.
A livello psicologico, le persone che apprezzano il verde sono equilibrate, non hanno paura di quello che pensano e sanno controllare le ingerenze dell’esterno con grande calma. Sono alla ricerca di autorealizzazione personale, di miglioramento.
Brand che usano il verde: Starbucks, Greenpeace, Heineken, Spotify, WhatsApp, Treedom, Intesa Sanpaolo.

Blu: un colore che richiama subito la saggezza, la calma, la fiducia, la stabilità e la professionalità. È notturno ed elegante.
È il colore per eccellenza del settore tecnologico, della finanza, delle grandi multinazionali e del settore professionale.
A livello psicologico, si ricollega alle cose sensibili, tranquille, riservate. È un colore adatto a chi fa meditazione o vuole rilassarsi. È un colore che richiama il mare e la profondità dei sentimenti solidi.
Brand che usano il blu: LinkedIn, Ford, General Electric, HP, Visa, Nokia, Samsung, Skype, Facebook, Twitter, Dropbox, Telegram. E anche noi di Way!

Viola: spirituale (pensa alla Quaresima che è caratterizzata dal viola), regale, saggio, elegante. È un colore che evoca lusso e mistero. Ma anche tanta creatività.
È perfetto per brand che lavorano sulla spiritualità e nel comparto luxury.
A livello psicologico si rifà a tutto quello che richiama la magia e la fantasia. Un colore ispirante per chi crede ancora nei sogni. Con la sua unione di due colori contrapposti (rosso energico e blu pacifico), ha due spinte contrarie che lo rendono davvero fantastico.
Brand che usano il viola: Milka,Twitch, Instagram, FedEx, Cadbury, Yahoo!.

Bianco: puro, innocente, sensibile, semplice, minimale. Lo associamo immediatamente al matrimonio, mentre nei Paesi asiatici è il colore del lutto.
Adatto a brand moderni, magari che lavorano nel luxury. E difficile scinderlo dalla combinazione con altri colori, specie dal nero.
A livello psicologico si rifà a concetti come la purezza d’animo. È un colore che sa di pulito, elegante e senza tempo.
Brand che usano il bianco: Apple, Nike, WWF.

Nero: potente, elegante, sofisticato. Ci mettiamo un abito nero e ci sentiamo subito a nostro agio.
Adatto per brand lussuosi, aspirazionali, un po’ distanti.
A livello psicologico, viene usato dalle persone che non vogliono farsi notare troppo, è discreto sussurrato. È però allo stesso tempo molto serio, misterioso, adatto a contesti formali. Il nero è anche associato alla perdita, alla morte, alla tristezza.
Brand che usano il nero: Chanel, Mini, Burberry, Nike, The New York Times.

psicologia dei colori

Colori primari e secondari

I colori primari sono 3: rosso, giallo e blu.

Dalla combinazione di questi 3 colori si ottengono quelli secondari:

  • arancione = rosso + giallo
  • verde = giallo + blu
  • viola = rosso + blu

Altri colori, invece, si ottengono con combinazioni dei primari più bianco e/o nero:

  • rosa = rosso + bianco
  • azzurro = blu + bianco
  • grigio = bianco + nero

Colori acromatici

Sono il bianco e il nero.
Il bianco ha elevata luminosità, è senza tinta ed è la sintesi di tutti i colori dello spettro visibile.
Il nero ha luminosità pressoché nulla, è senza tinta ed è l’assenza di tutti i colori dello spettro visibile.

psicologia dei colori bianco e nero

 

Conclusioni

Per ora siamo giunti alla fine di questo post sulla psicologia del colore. Se vuoi approfondire l’argomento leggi anche l’articolo Come scegliere la giusta palette colori per il web. in cui parliamo dei colori complementari e analoghi e ti diamo tanti strumenti utili per scegliere in autonomia la tua palette di brand.