Manca ancora un mesetto abbondante alla fine dell’anno, ma noi di Way vogliamo portarci avanti e analizzare con te 5 trend per ottimizzare il tuo sito nel 2023.
In questo post parleremo di:
- Come utilizzare lo scrolling per costruire una narrazione
- L’importanza della velocità
- Accessibilità is the king
- Siti sempre più interattivi
- Il tuo sito è voice search friendly?
Come utilizzare lo scrolling per costruire una narrazione
La tendenza a usare lo scrolling come elemento non solo estetico, ma anche narrativo, è stata utilizzata soprattutto in ambito giornalistico. Hanno fatto scuola, ad esempio, i fantastici reportage del The New York Times come Snow Fall The Avalanche at Tunnel Creek oppure Tomato Can Blues. Lo scorrimento verticale, in questi casi, è usato per raccontare un evento o una storia. Attraverso un mix di testo, foto, file audio e video, il lettore viene guidato in una lettura più divertente e immersiva.
Partendo da questo stesso principio, anche i siti web di brand non legati all’informazione, hanno iniziato a usare questo stesso strumento. Tanto che si è iniziato a parlare di “scrollytelling”, quando lo scorrimento viene utilizzato in alcune pagine di un sito, soprattutto in quelle che si prestano meglio a raccontare una storia. Esempio tipico è la pagina Chi Siamo, che si può arricchire con foto e video della storia del brand, facendone emergere i valori e raccontandone i momenti topici. Ma la scelta di usare questo strumento si sta diffondendo anche alle homepage, attraverso la costruzione di un percorso narrativo (o di più percorsi) che il visitatore può seguire, sin da quando atterra nella pagina principale. Ecco, ad esempio, come si presenta la homepage del sito ufficiale del videogame Firewatch.
L’importanza della velocità
Non ci stancheremo mai di insistere su questo punto. Un sito può essere esteticamente perfetto, avere il più sapiente bilanciamento di testi e grafica, essere accattivante come non mai, essere pieno di prodotti&servizi venduti in modo mirabile, tuttavia, se quando lo visiti ci mette una vita ad aprirsi, beh, tutti i tuoi sforzi rischiano di essere vani.
Siamo nel 2022, anzi, qui siamo già proiettati nel 2023 e, ci piaccia o meno, anche nella navigazione sul web la velocità è un fattore importante. Una homepage con un tempo di caricamento inaccettabile (pochi secondi è già un tempo inaccettabile) scoraggerà il visitatore ad andare oltre. Per non parlare di un ecommerce con schede prodotto che si aprono con lentezza. Mai come in questo caso, il tempo è davvero denaro. Conta la soglia di attenzione bassa, il poco tempo che le persone hanno a disposizione, la sterminata offerta di prodotti/servizi simili al tuo che un* potenziale cliente può trovare intorno a sé.
Per questo, bisogna cercare di ridurre i tempi di caricamento delle tue pagine. È una questione che riguarda anche l’indicizzazione; è infatti ormai noto che Google premi i siti veloci, in termini di posizionamento. Insomma, non si può proprio evitare di prestare attenzione alla velocità del tuo sito.
Il nostro consiglio è di affidarsi a web agency esperte come la nostra, in grado di implementare tutta una serie di elementi che possono migliorare le performance. Ad esempio, scegliere una più funzionale compressione delle immagini, usando il formato WebP o implementare il “lazy load”. Tradotto letteralmente come “caricamento lento”, è un’impostazione per le pagine web che consente di fare degli upload “differiti” degli elementi che si trovano al di fuori del punto in cui si trova l’utente, evitando di rallentare il tutto con caricamenti non essenziali in quel momento. In questo modo, si guadagnano secondi preziosi.
Se hai il dubbio che il tuo sito sia lento, puoi provare a fare un test gratuito, utilizzando ad esempio questo sito. Non dimenticarti, infine, che sulla velocità di navigazione incide anche la qualità dell’hosting, per questo in genere noi sconsigliamo scelte troppo economiche, per evitare di ritrovarsi su server poco performanti. Se vuoi qualche dritta, ti rimandiamo a questo nostro post, in cui abbiamo parlato di Siteground e Serverplan.
Accessibilità is the queen
Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, almeno un miliardo di persone in tutto il mondo vive con una qualche forma di disabilità e si tratta di un numero in costante aumento.
Anche per questo, i siti del 2023 saranno sempre più inclusivi, seguendo un trend di civiltà che va decisamente sostenuto.
Possiamo intendere il termine accessibilità in modo molto ampio. Un esempio può essere l’attenzione alle persone con problematiche legate alla vista, includendo nel sito forme di lettura a voce alta dei testi, attivabili al bisogno. Un altro elemento importante è l’utilizzo del tag HTML label, che facilità l’usabilità aggiungendo didascalie o etichette ai campi in cui è richiesta un’azione, come pulsanti o caselle di spunta. Altri suggerimenti sono facilitare la navigazione da tastiera, inserire testi alternativi (alt text) che descrivano le immagini e verificare che il sito sia correttamente visibile e navigabile anche quando l’utente ingrandisce le dimensioni del testo del proprio browser.
I problemi visivi molto spesso riguardano la percezione dei colori. A questo proposito esistono delle vere e proprie linee guida, codificate dal (W3C), un’organizzazione non governativa internazionale che ha come scopo quello di favorire lo sviluppo del web e diffondere la cultura dell’accessibilità della rete.
Si tratta di indicazioni che si concentrano soprattutto sul contrasto testuale, cioè quello esistente tra il colore del testo e quello di sfondo. All’interno di queste linee guida esistono dunque dei rapporti raccomandati per il contrasto tra testo e sfondo, che possono variare in base alle dimensioni del testo (un testo più grande richiede un contrasto minore per essere visibile). Niente paura, non sei obbligat* a studiarti tutta la regolamentazione del W3C. Se ti affidi a una web agency esperta e attenta anche a questi aspetti, non avrai di che preoccuparti.
Allargando il campo, oltre all’accessibilità in senso più letterale, si parla oggi sempre più spesso di inclusività. Si tratta di un principio che può trovare applicazione anche nel web design. Ad esempio attraverso la scelta di rappresentare, in modo grafico o fotografico, modelli di persone con diversi tipi di pelle, corpo, sesso, ecc., più vari rispetto ai modelli dominanti. Le ragioni per prestare attenzione a questi aspetti sono innanzitutto di buonsenso e di rispetto per il prossimo, ma non si può ignorare che, anche dal punto di vista del marketing, sia una scelta che paga. Più persone si sentiranno incluse e a proprio agio nella navigazione del vostro sito, più nuovi potenziali clienti troverete.
Siti sempre più interattivi
I siti stanno diventando sempre più interattivi. Capita spesso di finire su pagine web che invitano al compimento di azioni concrete. E non si tratta delle semplici call to action, come “Compra”, “Iscriviti”, “Compila il form”, ecc. La tendenza è destinata a crescere e i siti del 2023 conterranno sempre più quiz, sondaggi, mini-giochi, animazioni. Molto spesso si tratta di feature che si attivano attraverso lo scorrimento verso il basso o con il semplice passaggio del puntatore del mouse su aree specifiche. Mentre lo scorrimento orizzontale viene in genere utilizzato per le gallerie di foto o video, che l’utente può essere invitato a esplorare.
Un altro strumento di interazione passa attraverso le chatbox, dei software in grado di rispondere in moto automatico ad alcune domande. Sono stati fatti molti passi avanti nella definizione dell’intelligenza artificiale che le comanda e oggi le chatbox possono diventare un utile strumento di customer care, attivo 24 ore su 24.
In tutti i casi, un design interattivo potrà stimolare e incuriosire l’utente, che, con più probabilità si ricorderà dell’esperienza trascorsa e questo contribuirà a rendere più memorabile il tuo brand. Attenzione, però, a non esagerare, l’esperienza interattiva va calibrata in modo da non distrarre troppo l’utente e rischiare di perderlo. Soprattutto se il tuo obiettivo è aumentare le conversioni del tuo ecommerce.
Il tuo sito è voice search friendly?
Un altro elemento di interazione riguarda i comandi vocali. Sappiamo come, sempre più spesso, le persone utilizzino questi comandi da smartphone, tablet e desktop, per fare ricerche su Google. Gli “assistenti” vocali Google, Siri o Alexa, sono ormai entrati decisamente nelle nostre vite e stanno migliorando sempre di più. Sono strumenti sempre più intelligenti, in grado di restituire risposte sempre più precise. Ecco che allora costruire un sito che sia voice search friendly, può essere una scelta strategica. Non solo, le analisi delle ricerche vocali fatte dagli utenti dimostrano come ci sia una certa diversità rispetto a quelle scritte.
Quando cerchiamo qualcosa su Google, utilizzando una tastiera, tendiamo a essere piuttosto schematici, mentre a voce siamo più umani, facciamo domande che iniziano spesso con “cosa”, “quando”, “come”, ecc. Si tratta quindi di anticipare, nel proprio sito, le risposte a questo nuovo approccio, curando i testi non solo in ottica SEO per la ricerca testuale, ma anche per quella vocale. Una buona pratica potrebbe essere la costruzione di FAQ, che rispondano alle domande vocali più gettonate.
Siamo arrivati alla fine di questo primo post, una carrellata di 5 trend per ottimizzare il tuo sito nel 2023. L’argomento non si esaurisce qui. Nelle prossime settimane, affronteremo altri aspetti da tenere a mente quando ci si approccia alla costruzione o al rinnovamento di un sito web.